domenica 6 aprile ore 10.00-13.00
DANZA, TRADIZIONE, MEMORIA POPOLARE
a cura di Noretta Nori
Scantu de Core
Laboratorio di danze popolari
La Pizzica-pizzica salentina
a cura di Franca Tarantino
con la collaborazione di Noretta Nori
costo laboratorio 10 euro
Il laboratorio teorico-pratico ha lo scopo di fare chiarezza sulla distinzione tra vari tipi danze salentine e varie forme di pizzica legate a contesti diversi: la pizzica-pizzica, la danza di terapia, la pizzica scherma.’ La finalità è quella di insegnare la ‘danza della festa’ all’interno di una cornice culturale di cui essa è l’espressione.
Pizzica-pizzica è un tipo di Tarantella che richiama nel nome il ‘pizzico’ del ragno detto ‘taranta’. La letteratura sull’argomento fa risalire l’origine di tale danza al mondo greco e ai riti dionisiaci, ma le prime effettive documentazioni descrittive risalgono alla fine del ‘700. La pizzica-pizzica è fondamentalmente una danza di gioia e di corteggiamento. Si danzava in occasioni rituali legate al ciclo della vita dell’individuo (matrimoni, battesimi ecc…) o comunque quando la piccola comunità (familiare) si ritrovava per far festa. Il luogo destinato all’evento erano le masserie, o più genericamente la casa, infatti a differenza di altre danze del sud Italia, la pizzica-pizzica è fondamentalmente una danza ‘privata’. Si esegue in coppia (preferibilmente tra uomo e donna) e fa parte della più ampia famiglia coreutica della tarantella meridionale. Diffusa nella provincia di Lecce con forme pressoché analoghe, ha subito un sensibile decadimento dagli anni ’60. La danza si svolge all’interno di uno spazio circolare delimitato dai suonatori e dagli spettatori, detto ‘ronda’. Dal punto di vista dello stile di esecuzione la pizzica-pizzica tradizionale tende ad avere un contatto marcato col terreno. Un tempo si usava il fazzoletto per invitare la persona con cui ballare, attraverso un meccanismo di alternanza.
Si richiedono ai partecipanti un abbigliamento comodo e scarpe basse.
Laboratorio per un massimo di 40 partecipanti.
Franca Tarantino
Danza-movimento-terapeuta e studiosa di danze tradizionali. Il bagaglio di esperienze che nel tempo ha costruito si è sviluppato vivendo le atmosfere delle feste popolari, a contatto con la gente, osservando ed ascoltando gli anziani. In seguito arricchendolo di esperienze attraverso stage e seminari. Svolge in tutta Italia laboratori di pizzica-pizzica e di Tarantelle del Sud nell’ambito di folk festival e in scuole pubbliche. Ha danzato con alcuni gruppi di musica popolare quali Antonio Infantino ed i Tarantolati di Tricarico (Lucania), I Tamburi del Vesuvio (Roma), Uaragniaun (Alta Murgia Altamura), Nuova Compagnia di Canto Popolare (Napoli), Scantu de Core (Roma).
Scantu de core
È un ensemble formato da artisti accomunati dalla passione per la world music e dalla stessa sensibilità. Scantu de Core per il pubblico è un ‘gruppo’, ma per i componenti è un laboratorio di sperimentazione dove si fondono suoni e ritmi. Il loro luogo di incontro è Roma grande crocevia di diverse culture ed esperienze; Maria Serena De Masi (Salento), voce lirica e tradizionale, Marco Rufo (Firenze), strumenti a mantice, esperto di musica popolare indiana e tradizionale italiana, Gabriele Caporuscio (Roma) esperto di plettri e musica classica araba e indiana, tradizionale italiana, Silvano Boschin (Roma) chitarra e mandola, Claudio Merico, violinista virtuoso delle suonate di pizzica, Davide Conte (Salento), percussionista esperto di tamburi a cornice. Il repertorio racchiude sia il repertorio salentino reinterpretato e riarrangiato ad arte – quindi pizziche e brani tradizionali – che brani inediti che fondono la matrice popolare italiana con la world music. Questo lavoro di ricerca e nuova composizione mantiene sempre un filo – ora con il dialetto, ora con gli strumenti, ora con il ritmo – con quella che è la musica tradizionale italiana.
www.scantudecore.it
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